Ho bevuto con soddisfazione un cocktail buonissimo: lo hanno chiamato “Questo piace a Ginò” ed è a base di bulldog gin, pino mugo, chartreuse, zucchero, limone e rosmarino. L’ho scelto per il nome e per gli ingredienti; non avevo fatto caso alle foto dei cocktail sul menu, perciò è stata una sorpresa spassosa quando me lo sono visto servire in un bicchiere di vetro a forma di teschio.
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Serie 1, post #14. Vince chi molla, in loop
Ho sempre amato variazioni e novità: stimoli attivanti, eventi inconsueti da osservare, esperienze nuove da vivere. Delle cose io mi annoio presto e sono sensibile all’inedito. Di inedito c’è che il taxolo, protagonista di questa seconda parte di chemio, non mi procura la mucosite alla gola e la stipsi come hanno fatto le precedenti terapie a base di epirubicina e ciclofosfamide. No: questa è la stagione del reflusso gastrico.
Serie 1, post #13. Scrutini
Di solito, all’inizio dell’estate, mi capita di fare un po’ il punto della situazione, tipo scrutini di fine anno scolastico: che ho combinato? Ho imparato qualcosa? Mi merito i miei giorni in montagna ad agosto, con le escursioni fra i boschi che mi piacciono tanto? A settembre, poi, ho da recuperare qualcosa?
Serie 1, post #12. Fragole
Oltre a trovarci in stagione, oltre alla generosa quantità di fragole che la mia alimentazione include in questi giorni, c’è di più: un’associazione libera che mi viene sempre, sempre in mente alla parola “fragole”. Soprattutto quest’anno.
Serie 1, post #10. Amuleti contro la paura
È la prima volta che ho paura. Mi sento come una bambina che piagnucola dal pediatra. O come un cane che guaisce dal veterinario, se si preferisce. La paura è cosa di umani e di bestie, non fa distinzione. E nemmeno va raccontata con parole sentimentali: è un’emozione semplice, innata, primordiale.
Il cervello memorizza un’esperienza spiacevole, la identifica come un pericolo e fa di tutto per non averci più niente a che fare e mettersi in salvo. Semplice.
Serie 1, post #8. Espellere o evacuare?
Sto bene. Lo dice la mia oncologa. Ho il sangue perfetto (giusto il fegato ha avuto qualcosa da ridire nelle ultime due settimane, ma fesserie! Il fegato, lo stiamo a sentire solo se comincia a dare i numeri sul serio, e sul serio significa che questi numeri devono arrivare a 100, altrimenti cazzo ce ne frega).