Ieri Barbara mi ha portato in un posto che non conoscevo, in riva a un fiume. Mi ha fatto vestire di bianco, mi ha lanciato un paio dei suoi amorevoli insulti per il fatto che mi sono presentata con le unghie smaltate di fucsia, e poi ha iniziato a scattare qualche foto. Sono le prime foto per la nuova parte del Kintsugi Project, quella che racconta il corpo dopo la mastectomia: una cicatrice deve starci.
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Kintsugi Project. Nel bosco delle donne-albero: voci, bisbigli, echi e risonanze
Da quando ho iniziato a scrivere in questo blog, ma anche da prima, quando mi limitavo a una serie improvvisata di post pubblici su Facebook, ricevo messaggi privati di donne che hanno o hanno avuto un cancro al seno. Molte di loro, non le conosco. Questo post è per loro e per le altre che non si sono ancora manifestate.
Serie 3, post #9. Corpo di grazia
Mai come l’anno scorso, grazie soprattutto al cancro, ho sentito la centralità assoluta del corpo nella nostra vita. Un corpo in salute ne cambia la sostanza e le giornate. Non abbiamo che il corpo, per vivere, amare, dire le cose. È quasi ora di aggiungere un nuovo capitolo al Kintsugi Project: il corpo, dopo. Nel frattempo, mentre mi avvicino alla fine del terzo di ciclo di capecitabina, aspetto una grazia nuova.
Serie 3, post #6. “Insight”.
In psichiatria è chiamato Insight e indica il grado di consapevolezza di malattia, l’intuizione dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e dei moventi del proprio comportamento.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Caterina
Nell’agosto del 2017, proprio in un periodo in cui la sua buona abitudine alla prevenzione si è impigrita, Caterina sente un nodulo al seno destro. Ecografia e mammografia fanno dire alla dottoressa: «E che ti devo dire, Caterì: questo è un tumore».
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Catia
Catia ha 47 anni, quasi tutti vissuti in mezzo ai libri. Ne legge un paio a settimana e fa la libraia da vent’anni. Nel 2014, all’età di 38 anni, Catia scopre di avere un carcinoma duttale G2. Pensa: “Forse me lo merito”.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Barbara
“Ho sempre vissuto la vita col piede sull’acceleratore”. È così che Barbara, ex giocatrice semiprofessionista di pallavolo, inizia a raccontarmi di sé. Nel 2015, a 51 anni, Barbara si ritrova a uno screening di prevenzione e incontra una dottoressa senza sorriso che le dice con la voce metallica di un dispositivo elettronico: “C’è qualcosa che non va”.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Loriana
Loriana è una donna ascolana con il Carnevale nel sangue. È una donna sana e forte che si affaccia alla soglia dei quarant’anni, quando, nel 2002, con le dita sul suo seno sinistro si ritrova a tastare un nodulo, piccolo e duro come un nocciolo di ciliegia.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Antonella
Antonella è una donna abruzzese più forte che gentile. Femmina sanguigna, temperamento terroso che nasconde un tesoro di delicatezze riservate a pochi. All’inizio del 2017 Antonella incontra per la prima volta il suo cancro al seno sinistro: carcinoma lobulare infiltrante multiplo G2.
Serie 2. Kintsugi Project – Scatto d’autrice #5
La memoria del primo incontro con il cancro al mio seno destro è tattile. Non sapevo ancora che era un cancro quando l’ho sentito sotto i polpastrelli delle dita mentre mi grattavo svagatamente sotto l’ascella, nel punto esatto della sua tana: duro, compatto, acquattato sul lato esterno del seno destro.