Ultima chemioterapia. 16 cicli in tutto, da aprile a settembre: 4 bisettimanali di EC in regime “dose-dense” e 12 settimanali di taxolo. È ora di ringraziare.
amuleti
Serie 1, post #24. Ascoltare gli alberi
Le mie vene, da quando ricevono ogni settimana il taxolo senza l’ausilio del PICC, rimosso per rischio di trombosi, sono dure e grezze come corde di juta, corrose come la pelle sotto gli strappi di cerotti, e incattivite come il mio spirito seccato, bramoso di alberi e di bosco subito.
Serie 1, post #23. “C’è come un dolore nella stanza”
Quasi ogni mercoledì mi vesto con cura, e mi trucco anche, come se andassi a una festa. Credo sia il mio modo di dirmi e dire qualcosa, ma non ho capito cosa. Il poco che so è che dalle mie parti c’è dolore. E peso, e perdita. Ciò non è una disgrazia. È solo un evento che accade, come il resto delle cose.
Serie 1, post #22. Come Pollon
Nemmeno il cielo sa quanti e quali guai sono in grado di combinare io, se mi trovo in una situazione per me nuova e gigantesca, madornale, nella quale non so chi sono e perdo la mia piccola quieta strada. Di solito, li combino mentre cerco di aggiustare qualcosa.
Serie 1, post #21. I viaggi di Giovannino Perdigiorno
Chi non ha mai letto le filastrocche e le favole di Giovannino, faccia in modo di rimediare subito. Dopo averle lette, sarà una persona diversa e sorriderà più spesso, anche a occhi chiusi. Giovannino è un bambino dolce che sa come sono fatti i sogni, e come crederci. È anche un esploratore esigente, coraggioso, ostinato, un po’ cavilloso e presuntuosetto.
Serie 1, post #20. Non vederci chiaro
La cheratite è un’infiammazione della cornea. Gli occhi diventano dolenti, gonfi, secchi e molto sensibili alla luce; la vista è offuscata e ridotta, la percezione tattile è sabbiosa. Dev’essere così che ci si sente, forse, dopo aver preso un cazzotto. Il cazzotto, a me, l’ha dato il taxolo.
Serie 1, post #19. Questo piace a Ginò
Ho bevuto con soddisfazione un cocktail buonissimo: lo hanno chiamato “Questo piace a Ginò” ed è a base di bulldog gin, pino mugo, chartreuse, zucchero, limone e rosmarino. L’ho scelto per il nome e per gli ingredienti; non avevo fatto caso alle foto dei cocktail sul menu, perciò è stata una sorpresa spassosa quando me lo sono visto servire in un bicchiere di vetro a forma di teschio.
Serie 1, post #18. Chemo Brain Fog
Non riesco a seguire chi mi parla e dimentico in fretta i concetti. “Chemotherapy Brain Fog”, mi ha spiegato la mia oncologa. È un effetto collaterale che provoca vuoti di memoria, problemi di concentrazione e una complessiva, frustrante sensazione di annebbiamento mentale.
Serie 1, post #16. Gelo di anguria
Mia madre mi scatta una foto mentre dormo, immobile, avvolta nel mio sudario bianco come la mia faccia: sembro morta. Quando mi sveglio, mamma mi dice: “Ti ho fatto il gelo di anguria. È tipico siciliano. Ma non mi è venuto buono, non conosco la vera ricetta tradizionale. Domani faccio la crema al caffè”.
Serie 1, post #14. Vince chi molla, in loop
Ho sempre amato variazioni e novità: stimoli attivanti, eventi inconsueti da osservare, esperienze nuove da vivere. Delle cose io mi annoio presto e sono sensibile all’inedito. Di inedito c’è che il taxolo, protagonista di questa seconda parte di chemio, non mi procura la mucosite alla gola e la stipsi come hanno fatto le precedenti terapie a base di epirubicina e ciclofosfamide. No: questa è la stagione del reflusso gastrico.