Giorno 2
Pelgraz®️ 6 mg: la proteina che fa coraggio ai globuli bianchi dei pazienti oncologici.
I globuli bianchi, si sa (si sa?), aiutano il nostro organismo a combattere le infezioni. Tuttavia, la chemioterapia citotossica, usata per distruggere senza pietà le cellule caratterizzate da una crescita rapida nei casi di tumori con elevato indice di proliferazione (KI67), fa strage di questi valorosi combattenti, e spesso può ridurli al silenzio. Il risultato è che il paziente oncologico, per tutta la durata della chemioterapia (che può durare mesi, o anni) si prende qualunque infezione e sta “come d’autunno sugli alberi le foglie”.
Ma niente panico: c’è Pelgraz.
Pelgraz stimola il midollo osseo a produrre più globuli bianchi: praticamente, un centro di formazione per giovani reclute.
Pelgraz ha effetti collaterali? Certamente, tutti mali necessari: dolori ossei, febbri, sensazione di infarto imminente e morte buttana, e senz’altro qualche madonna del paziente oncologico, che si abitua comunque molto presto a espettorarle.
Contestualmente, in seguito al primo ciclo di chemioterapia, è possibile nelle prime 24 ore l’insorgenza di banali eritemi sulla zona colpita dal tumore. Anche in questo caso, niente panico: significa solo che la chemioterapia fa il suo lavoro di sicario, sparando un po’ a cazzo sulle cellule e creando uno stato di infiammazione temporanea. Se il tumore è al seno, può accadere che la mammella malata somigli a una melanzana. Ma passa. Anche le melanzane, dopotutto, hanno vita breve.