La cheratite è un’infiammazione della cornea. Gli occhi diventano dolenti, gonfi, secchi e molto sensibili alla luce; la vista è offuscata e ridotta, la percezione tattile è sabbiosa. Dev’essere così che ci si sente, forse, dopo aver preso un cazzotto. Il cazzotto, a me, l’ha dato il taxolo.
Serie 1, post #19. Questo piace a Ginò
Ho bevuto con soddisfazione un cocktail buonissimo: lo hanno chiamato “Questo piace a Ginò” ed è a base di bulldog gin, pino mugo, chartreuse, zucchero, limone e rosmarino. L’ho scelto per il nome e per gli ingredienti; non avevo fatto caso alle foto dei cocktail sul menu, perciò è stata una sorpresa spassosa quando me lo sono visto servire in un bicchiere di vetro a forma di teschio.
Serie 1, post #18. Chemo Brain Fog
Non riesco a seguire chi mi parla e dimentico in fretta i concetti. “Chemotherapy Brain Fog”, mi ha spiegato la mia oncologa. È un effetto collaterale che provoca vuoti di memoria, problemi di concentrazione e una complessiva, frustrante sensazione di annebbiamento mentale.
Fuori serie 1. Buen retiro a Mondo Piccolo
La settimana prossima, il giorno dopo un altro ciclo di taxolo, parto per qualche giorno da sola.
Non è un vero e proprio viaggio, perché mi muoverò poco o nulla, non volerò da una città all’altra, non vedrò posti nuovi. Per alcuni aspetti, non è nemmeno una vacanza estiva: non ci saranno bagni al mare, né escursioni in montagna, né tende in campeggio, né passeggiate fra i vicoli di un borgo. Mi piace invece pensarlo come un buen retiro, nell’accezione attuale.
Serie 1, post #17. I primi cento giorni di chemio
Ieri sera ho festeggiato i primi cento giorni di chemioterapia con un egregio 100% Sauvignon Blanc “Vette” della Tenuta San Leonardo, un Vigneto delle Dolomiti IGT. Era aromatico come piace a me; sapeva di pesca, cedro, tiglio, foglia di pomodoro. Ci ho abbinato un mezzo cartoccio di alici fritte, una calamarata allo scoglio e dei gamberi in tempura, vista mare. Avevo fame di cose buone e belle.
Serie 1, post #16. Gelo di anguria
Mia madre mi scatta una foto mentre dormo, immobile, avvolta nel mio sudario bianco come la mia faccia: sembro morta. Quando mi sveglio, mamma mi dice: “Ti ho fatto il gelo di anguria. È tipico siciliano. Ma non mi è venuto buono, non conosco la vera ricetta tradizionale. Domani faccio la crema al caffè”.
Serie 1, post #15. Come Sinéad O’Connor
Io, senza capelli e con il fisico longilineo, mi vedo come una qualche divinità ctonia contemporanea, o quell’inafferrabile dea Fortuna che in certe rappresentazioni rinascimentali è raffigurata calva (ma lei solo per metà, vinco io). Oppure sono Sinéad O’Connor quando canta “Troy”.
Serie 1, post #14. Vince chi molla, in loop
Ho sempre amato variazioni e novità: stimoli attivanti, eventi inconsueti da osservare, esperienze nuove da vivere. Delle cose io mi annoio presto e sono sensibile all’inedito. Di inedito c’è che il taxolo, protagonista di questa seconda parte di chemio, non mi procura la mucosite alla gola e la stipsi come hanno fatto le precedenti terapie a base di epirubicina e ciclofosfamide. No: questa è la stagione del reflusso gastrico.
Serie 1, post #13. Scrutini
Di solito, all’inizio dell’estate, mi capita di fare un po’ il punto della situazione, tipo scrutini di fine anno scolastico: che ho combinato? Ho imparato qualcosa? Mi merito i miei giorni in montagna ad agosto, con le escursioni fra i boschi che mi piacciono tanto? A settembre, poi, ho da recuperare qualcosa?
Serie 1, post #12. Fragole
Oltre a trovarci in stagione, oltre alla generosa quantità di fragole che la mia alimentazione include in questi giorni, c’è di più: un’associazione libera che mi viene sempre, sempre in mente alla parola “fragole”. Soprattutto quest’anno.